mercoledì 13 marzo 2013

Marx e l'alienazione

Marx pone maggiore attenzione alla concezione materialistica della storia e secondo lui la vera essenza dell'uomo consiste nel lavoro. Il motore della storia non è lo spirito, ma l'insieme dei modi e delle forze di produzione, cioè l'economia. L'uomo vive in una condizione alienata. La vera essenza dell'uomo è l'attività produttiva, cioè il lavoro. Nel lavoro l'uomo esprime se stesso, ma l'oggetto che egli produce cessa di appartenergli. Ciò che l'operaio produce appartiene ad altri e se lo rivuole deve acquistarlo.
 
Il paradosso è che l'uomo produce ciò che non gli appartiene. L'operaio si aliena nell'oggetto che produce, fatica e trasferisce in esso tutte le sue energie. Tale oggetto diventa estraneo all'operaio stesso. L'operaio privato del suo lavoro, risulta privato della sua stessa essenza.
 
Secondo Marx l'operaio lavora molto più di quanto non riceva sotto froma di salario. La società industriale si scinde in due grandi classi direttamente opposte: borghesia e proletariato. Si parla quindi di lotta di classe.
 
 

lunedì 21 gennaio 2013

Chi ha ucciso Dio?

Nietzsche era dell'idea che la storia serve all'uomo perché ha bisogno di avere dei maestri e degli ideali.
Ma la società moderna tende a trasformare le cose in eventi,  l'individuo diventa quindi uno spettatore della Storia.
Nietzsche mette tutte le realtà in discussione: tutte le realtà che sono state presentate come nobili e vere sono in realtà "umane, troppo umane". Sono costruzioni che esprimono solo gli istinti, le passioni e gli interessi dell'uomo.
Nietzsche rifiuta così ogni tipo di religione, ed attacca lo stesso concetto di verità: secondo Nietzsche si sono chiamate verità gli errori utili, quelli che sono indispensabili all'uomo per poter vivere, giacché non sopporta il vivere senza un senso. La volontà di verità ha la sua radice proprio nel bisogno di stabilità.
 
Nietzsche inoltre rifiuta la religione infatti egli dice che il cristianesimo ha considerato peccato tutto ciò che è piacere e valore per l'uomo. L'ateismo è quindi l'unica alternativa per liberare l'uomo. Egli sostiene che l'uomo ha ucciso Dio. La civiltà occidentale stessa ha ucciso Dio a poco a poco, ma, uccidendo Dio, ha perso ogni punto di riferimento. Dicendo che "Dio è morto!" Nietzsche vuol indicare che sono morti gli ideali ed i valori del mondo occidentale. Ora che Dio è morto, l'uomo non sa più che cosa fare: è privo di valori ed è quindi solo, sperduto, senza punto d'appoggio. Non c'è che una alternativa: è l'uomo stesso che deve creare i valori.

lunedì 10 dicembre 2012

Tutto è già accaduto..

"Tutte le cose ritornano e noi con esse.."

così scriveva Nietzsche in "Also sprach Zarathustra".

La sua dottrina chiamata, dottrina dell'eterno ritorno, esprime il concetto che la realtà non scorre secondo un cammino rettilineo e indefinit, ma bensì ruota intorno a un cerchio che si ripete infinite volte. Infatti, secondo questa dottrina, tutte le cose ritornano.

"Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione [...]. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!"

Quindi noi abbiamo già vissuto questa vita e continueremo a riviverla, a rincontrare le stesse persone, a fare la stesse esperienze...
Per Nietzsche il "caso" non esiste, tutto avviene perchè è già avvenuto e continuerà ad accadere di nuovo.  Per questo filosofo l'eterno ritorno esprime la completezza e la pienezza.

https://www.youtube.com/watch?v=-_tQz0FcfiE